Con la nuova dirigenza è cambiata anche la politica di Radio Blu, trasmissioni meno "parlate" con spazi che, tra un disco e l'altro e una lunga striscia pubblicitaria (che forse non supera i limiti di legge, ma sicuramente quelli di sopportazione degli ascoltatori), si riducevano dai 30 secondi al minuto e mezzo. Troppo pochi, veramente troppo pochi per un qualunque conduttore radiofonico che non volesse solo presentare il prossimo disco e ridicolarmente inutili per il G, che del tempo che aveva a disposizione per parlare a chi, dall'altra parte del microfono vedeva trascorrere 4 ore in un lampo in sua compagnia, aveva fatto l'anima del suo modo di concepire la radio.
Tempi che forse non rispettava fino in fondo, rubando spazio ad uno o più dischi pur di dire quello che aveva in mente in quel momento, forse qualche attacco di troppo al nuovo stile di programmazione ed alla nuova dirigenza in aggiunta alle già vecchie accuse di dissacrante conduzione, sono stati la causa del suo licenziamento del mese scorso.
Ma sicuramente quano meno ce lo aspetteremo lo vedremo rispuntare da qualche parte, con nuove sorprese e con un nuovo spirito, perciò ciao G...torna presto a far sentire la tua voce.
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