venerdì 17 ottobre 2008

Il googlefonino, Il G1


Dalla settimana prossima ai consumatori americani verrà proposta la prima credibile alternativa all’iPhone, il telefono multimediale di Apple, quando nei negozi arriverà il G1, frutto degli sforzi congiunti del motore di ricerca Google e della compagnia telefonica T-Mobile. I primi collaudi effettuati hanno largamente promosso il telefono, ritenendolo capace di affermarsi come prodotto in grado di competere sullo stesso livello dell’iPhone. Innanzitutto il prezzo: il G1 sarà in vendita a partire da mercoledì 22 ottobre a 179 dollari, contro i 199 dollari dell’iPhone, che peraltro nella sua prima versione costava quasi il doppio.


Il G1 ha più o meno le stesse dimensioni dell’iPhone, ma è leggermente più voluminoso, ed è disponibile in nero o in color bronzo. Anche il G1 dispone di un `touch screen’, la tecnologia introdotta per prima da Apple nel mondo della telefonia cellulare che consente di gestire il telefono senza tasti ma toccando lo schermo. Il telfono di Google tuttavia fornisce anche una tastiera fisica, di cui l’iPhone è privo, e questa caratteristica potrebbe essere uno dei suoi punti di forza, visto che molti
utenti proprio non riescono a digerire l’approccio ‘integralista’ di Apple.

Il G1 è il primo telefono dotato del sistema operativo Android, sviluppato da Google, che avvicina l’interfaccia dell’apparecchio a quella di un personal computer. Come sul proprio Pc è possibile creare cartelle, tasti per l’avvio veloce di programmi, e organizzare i propri contatti. Molte funzioni di Google - come il sito video YouTube e l’applicazione Google Maps con la correlata Street View - sono integrate, come peraltro anche nell’iPhone. A differenza del telefono di Apple però, Street View, che consente di vedere immagini della strada in cui ci si trova, è integrata con il telefono in modo tale da seguire i movimenti dell’utente.

Uno dei limiti del telefono è lo spazio in memoria. Nella versione base il G1 è venduto infatti con una scheda da 1 gigabyte, contro lo spazio da 8 giga dell’iPhone. D’altra parte è possibile aumentare la capacità comprando con schede con maggior spazio, fino a 16 gigabyte, ma questo farà aumentare i costi.

Sia il G1 che l’iPhone utilizzano un network 3G per la trasmissione dati, che garantisce una connessione più veloce. Il sistema del G1, sviluppato da T-Mobile, sembra essere più efficace e veloce di quello di At&t a cui è legato l’iPhone. Per quanto riguarda la batteria, la durata promessa è di cinque
ore di conversazione e quasi 5 giorni in stand-by. Tuttavia, appare chiaro che chi utilizza il telefono e le sue funzionalità con regolarità dovrà aver un caricabatteria sempre a portata di mano.

Un altro elemento chiave è l’Android Market, che consente di scaricare programmi di sviluppatori terzi, al momento gratuitemente, ma in futuro quasi certamente a pagamento. Per ora i programmi a disposizione del G1 sono una piccola frazione di quelli già sviluppati per iPhone, ma sono destinati a crescere e mentre da una parte Apple ha criteri di approvazione del software di terzi molto restrittivi, il mercato di Android appre molto più libero. G1 può inoltre connettersi alla funzione per l’acquito di mp3 dal sito Amazon.com.

Uno dei problemi maggiori riscontrati da chi ha collaudato il telefono è la difficoltà di collegare cuffie diverse da quelle in dotazione senza un adattatore, un ostacolo hardware che non è superabile nemmeno utilizzando la tecnologia bluetooth. Ma le potenzialità ci sono comunque tutte, e il G1 sembra destinto ad occupare un ruolo di primo piano nel mercato della telefonia.

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